LazioCrea società in house della Regione Lazio, sorta dalla fusione di LAit S.p.A. e Lazio Service S.p.A. con il fine di creare un punto di riferimento unico per la gestione dei sistemi informativi e delle funzioni amministrative della Regione Lazio, appregionelica due CCNL:
1) Federculture, per la componente ex Lazio Service (circa 1340 dipendenti);
2) Metalmeccanico, per la componente ex LAit (circa 300 dipendenti).
La situazione sul rinnovo del contratto Federculture risulta critica.
Nel mese di gennaio, infatti, l’UGL ha firmato un preaccordo che prevedeva 700 euro di Una tantum parametrati al livello C2 e un 4,5% di aumento tabellare per un CCNL scaduto, per la parte economica, il 31/12/2009. La Regione Lazio ha ridotto di sua iniziativa l’Una tantum ad 1/3 (da 700 a 240) e, informalmente, l’incremento tabellare venendo meno agli accordi previsti dalla preintesa.
Per tali motivi l’UGL si è mobilitato e ha proclamato lo stato di agitazione reputando non più rinviabile l’apertura di un vero tavolo negoziale a livello aziendale, visti i 6 anni di blocco contrattuale che hanno colpito duramente stipendi già bassi, poco superiori ai 1000 euro.
I CdA di Bic Lazio e Lazio Innova sono stati convocati subito dopo le festività di Pasqua per concludere l’iter e dare seguito alla fusione per incorporazione. Ma la vera notizia consiste nel fatto che Lazio Innova approva, nel proprio Consiglio di Amministrazione, la modifica dello Statuto sebbene la Legge Regionale n.10 del 13 dicembre 2013 preveda che le modifiche statutarie debbano essere disposte in base ad una deliberazione del Consiglio regionale.
L’UGL Roma e Lazio insieme alle Rsa del Terziario e del Credito, attraverso una nota, hanno impugnato la convocazione chiedendo il rispetto della Legge.
Il 12 aprile tutti i sindacati che hanno aderito all’iniziativa della UGL sono stati convocati dalla società per i dovuti chiarimenti.