L’UGL TERZIARIO – la federazione sindacale che sottoscrive il CCNL animatori con l’associazione datoriale Federterziario – ha dichiarato: “Le accuse al nostro contratto sono infondate. Anzi rivendichiamo il merito di avere dato un contratto collettivo con paghe adeguate e diritti fondamentali ad un settore in passato dominato dal lavoro nero, da finte collaborazioni e totale precarietà. Non è difficile del resto verificare che gli altri due o tre contratti dedicati all’animazione turistica e firmati da altre parti sociali, sono certamente in dumping rispetto al nostro.
Il CCNL Federterziario – UGL Terziario ha peraltro sancito alcuni elementi fondamentali tra i quali le normative sulla sicurezza, le condizioni di lavoro, i riposi (che nel settore dell’animazione sono un problema); anche il relazione al confort pack il contratto, oltre a garantirne la volontarietà, stabilisce in modo chiaro che l’alloggio deve essere adeguato per dimensioni, igiene, pulizia, distanza, che il vitto deve essere congruo (pranzi e cene complete) e la colazione uguale a quella degli ospiti della struttura nonché il diritto degli animatori a restare nella struttura anche al di fuori dell’orario di servizio. Non sappiamo esattamente cosa sia successo nel caso citato ma – se i fatti raccontati fossero veri – ciò è avvenuto in violazione del contratto e non per la sua applicazione.
Respingiamo quindi le accuse alla nostra contrattazione circolate sui social ed incredibilmente riprese da alcuni quotidiani che – al solo fine di fare titoli da periodo “estivo” – non hanno verificato quanto hanno scritto.
Restiamo disponibili ad un confronto “reale” e non social, ad un confronto sui “fatti” e non sui racconti.”