Un accordo che guarda al futuro e valorizza chi lavora ogni giorno nell’innovazione digitale.

Ecco le principali novità:
* +10% sugli stipendi in 3 anni
* 24 ore di formazione professionale obbligatoria
* Riconoscimento di nuove figure come Prompt Engineer e AI Engineer
* Welfare potenziato (benefit, sanità, sostegno alla genitorialità)
* Regole chiare sul lavoro stagionale
* Rafforzamento della partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali

Come dichiara il nostro Segretario Nazionale Giulio De Mitri Pugno:
«Il riconoscimento contrattuale delle nuove professionalità consente non solo di accrescere la motivazione e il coinvolgimento del personale, ma anche di migliorare l’organizzazione del lavoro e l’efficienza dei processi aziendali». «In un contesto economico e produttivo in costante
evoluzione, l’aggiornamento del sistema classificatorio rappresenta un’opportunità strategica per valorizzare le competenze, favorire percorsi di sviluppo professionale e promuovere la mobilità interna, generando benefici concreti sia per i lavoratori che per le imprese».

Ugl Terziario intende promuovere una visione propositiva e orientata al futuro: «Il riconoscimento contrattuale delle nuove professionalità» ,prosegue De Mitri, «consente non solo di accrescere la motivazione e il coinvolgimento del personale, ma anche di migliorare l’organizzazione del lavoro e l’efficienza dei processi aziendali. Un contratto collettivo che sappia interpretare i cambiamenti in atto e anticipare le sfide del futuro rappresenta uno strumento fondamentale per sostenere la competitività del settore e contribuire alla sua crescita sostenibile».

E ribadisce Luca Malcotti, segretario confederale UGL:
«Vogliamo superare una concezione passiva del lavoro. La partecipazione significa responsabilità condivisa, vogliamo costruire imprese più trasparenti, che coinvolgano realmente i lavoratori nelle scelte fondamentali, rafforzando la cultura
della corresponsabilità. Questo non è un semplice dispositivo tecnico: è un cambio di paradigma nel modo in cui si intendono le relazioni industriali».

Un passo importante verso un mercato del lavoro più equo, partecipato e sostenibile.